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Il miele è un alimento prodotto dalle api a partire dal nettare o dalla melata.
Il nettare è raccolto sui fiori di moltissime piante. Il nettare è escreto dalle ghiandole nettarifere presenti all'interno del fiore ma anche in posizione esterna, ad esempio sul picciolo delle foglie di alcune piante. Il nettare e la melata vengono raccolti, trasformati, disidratati e immagazzinati nel favo. Il miele è utilizzato come nutrimento dalle api nei periodi di assenza di importazione nettarifera, come nella stagione invernale o tra una grande fioritura e l'altra.
Proprietà Curative
- Il miele di acacia è indicato per dolcificare le pappe dei lattanti.
- Il miele di biancospino è indicato in caso di ipertensione, arteriosclerosi e palpitazioni.
- Il miele di erica in caso di cistite e prostatite, come diuretico e disinfettante intestinale.
- Il miele di castagno aiuta a migliorare la circolazione sanguigna ed è utile in caso di anemia e stanchezza psico-fisica.
- Il miele di corbezzolo è indicato come diuretico.
- Il miele di fiori di arancio è consigliato in caso di ansia, insonnia o emicrania.
- Il miele di lavanda può essere applicato esternamente su bruciature, punture di insetto, piaghe e ferite.
- Il millefiori, se estratto da fiori di montagna, è indicato soprattutto per le affezioni dell’apparato respiratorio e di quello intestinale.
- Il miele di rosmarino è indicato in caso di disturbi e malattie del fegato e aiuta a combattere flatulenza e colite.
- Il miele di tiglio calma il sistema nervoso mentre quello di timo è un potente antisettico generale, indicato soprattutto in caso di malattie infettive dell’apparato respiratorio, dell’intestino e delle vie urinarie; calma la tosse e combatte flatulenza e cattiva digestione.
La produzione
Il miele è prodotto dall'ape trasformando sostanze zuccherine che essa raccoglie in natura.
Le principali fonti di approvvigionamento sono il nettare, prodotto dalle piante da fiori e la melata, un derivato della linfa degli alberi prodotta da alcuni insetti succhiatori che si nutrono di linfa trattenendone l'azoto ed espellendone il liquido in eccesso ricco di zuccheri.
Per le piante, il nettare serve ad attirare vari insetti impollinatori, e permette di assicurare la fecondazione dei fiori. A seconda della loro anatomia, e in particolare della lunghezza della proboscide le api domestiche possono raccogliere il nettare solo da alcuni fiori, che sono detti appunto melliferi.
La composizione dei nettari varia secondo le piante che li producono. Sono comunque tutti composti principalmente da saccarosio, glucosio e fruttosio, e acqua.
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Estrazione
Sono migliaia le specie vegetali visitate dalle api, alcune danno origine a mieli uniflorali per la presenza delle piante su vaste aree, altre concorrono a produrre il millefiori. Nei mieli di uniflorali c'è comunque una percentuale variabile di nettari provenienti da piante diverse, perché è impossibile che le api prendano nettare da un unico tipo di pianta.
A seconda della fioritura da cui viene raccolto il nettare, variano il colore, la consistenza del miele ma soprattutto il suo sapore e le sue proprietà organolettiche, portando a differenze di olfatto e gusto: dall'aroma delicato del miele d'acacia, limpido e liquido, al profumo resinoso di quello di tiglio, dal gusto lattico di quello di melata di abete ed eucalipto. Si passa dai riflessi verdastri, al gusto amaro di quello di castagno, a quello più gentile e floreale di quello di agrumi.